La mia traiettoria accademica e professionale si colloca all’incrocio tra educazione, embodiment e processi di trasformazione. Ho conseguito inizialmente un Master in Scienze dell’Educazione presso l’Università di Firenze, dove ho sviluppato un interesse di base per la pedagogia e lo sviluppo umano. Questa prima formazione mi ha portato a indagare più a fondo le strutture socioculturali che sottendono i percorsi educativi, spingendomi a proseguire con un Master in Sociologia – PROGEST (Progettazione e Gestione dei Servizi Sociali e Culturali) presso l’Università di Milano-Bicocca.
Qui ho acquisito una comprensione critica e sistemica delle politiche di welfare, dei servizi educativi e delle dinamiche socio-politiche che plasmano le traiettorie di vita, in particolare per le popolazioni vulnerabili.

Parallelamente, ho iniziato a lavorare nel campo dell’educazione e della formazione con bambini e adulti. Tuttavia, è stato l’incontro con il corpo, come luogo di esperienza, consapevolezza e trasformazione, a segnare una svolta decisiva nel mio orientamento professionale. Ho iniziato a concentrarmi su pratiche di benessere basate sul corpo per adulti e anziani, in particolare in relazione alla mobilità funzionale, attraverso modalità come lo stretching, l’esercizio dolce e il movimento mindful.

Un filo conduttore del mio lavoro è sempre stato l’esplorazione dell’agency corporea nel contesto dell’invecchiamento e della cura. Questo orientamento mi ha condotto infine al campo dell’antropologia medica, dove ho approfondito le relazioni tra corpo, salute, cultura e società. Ho conseguito un secondo Master in Antropologia Medica presso l’Università di Milano-Bicocca, con un focus sugli approcci embodied alla longevità, ai sistemi di guarigione e alle biologie locali.

Tra il 2015 e il 2019 ho vissuto a Londra, dove ho svolto una ricerca comparativa sui sistemi educativi italiano e britannico, con particolare attenzione alle politiche scolastiche, alle pratiche pedagogiche e all’integrazione delle soft skills nei processi di sviluppo personale. Questo periodo ha ampliato la mia prospettiva interculturale sull’educazione e rafforzato le mie competenze nell’osservazione partecipante, nell’indagine qualitativa e nella progettazione formativa.

Dal 2020 la mia ricerca e pratica si sono progressivamente concentrate sul corpo, l’invecchiamento e la salute da una prospettiva bioculturale ed energetica. Ho studiato biologia quantistica e scienza del campo bioenergetico, discipline che concettualizzano la vita come fenomeno vibrazionale coerente, governato da interazioni energetiche subcellulari. All’interno di questo quadro, ho sviluppato Full Body Resonance (www.fullbodyresonance.com) — un metodo di riequilibrio olistico che integra movimento mindful, respirazione vibrazionale, attivazione energetica e visualizzazione interiore per facilitare l’allineamento tra corpo, mente, spirito e coscienza.

In parallelo, ho insegnato Tai Chi a gruppi di adulti e anziani, non solo come arte marziale meditativa ma come pratica somatica di prevenzione, equilibrio e resilienza psico-fisica. Per me, il Tai Chi rappresenta una metodologia embodied per coltivare la consapevolezza interiore, l’integrità posturale e una vitalità duratura attraverso il movimento lento e intenzionale.

Dal 2022, il mio lavoro si è esteso anche allo sviluppo di pratiche somatiche per persone con patologie croniche legate all’età, come Alzheimer e Parkinson. Questi interventi si fondano su approcci non farmacologici che sostengono la memoria incarnata, la vitalità e l’autonomia residua. Parallelamente, sto conducendo un’indagine etnografica e teorica sulle dimensioni culturali ed ecologiche della longevità, attingendo sia agli stili di vita tradizionali e ai saperi locali (come quelli delle Blue Zones, in particolare la Sardegna), sia alle innovazioni della medicina rigenerativa, del biohacking e delle strategie di prevenzione.

Attraverso tutti questi ambiti, il mio obiettivo rimane costante: ricentrare il corpo come fonte di conoscenza, agency e trasformazione — rendendo possibile una vita più lunga, più consapevole e profondamente vissuta.